Egro amore

Spazio indefinito, bersaglio schivato e gemito dell’ anima. Il corpo si abbandona, una mistura di odori oltrepassa l’ingegno e lo schianto è ineludibile. Istanti di precario godimento, parole fuggono via e persiste solo l’ amara delusione. Pubblicato da Pikkla (senza filtri(ni) il 10 luglio 2018

BURKINA FASO. Dal Diario dell’ascolto e dell’azione solidale. 3 (L’intervallo è finito. Seduti!)

Dopo la Festa della Parrocchia, simpatica perché, svolgendosi di giorno, ha coinvolto anche i giovani, il ciclo festaiolo si è concluso col Veglione di Capodanno. Niente di speciale (pollo, spiedini e botti numerosi) a parte la partecipazione dei pargoletti: legati alla schiena delle madri, numerosi piccoli, in età compresa tra i pochi mesi e un …

FACEBOOK, UN GIOCO POSTMODERNO (SUL PALCOSCENICO DI SPAZI E PIAZZETTE VIRTUALI) di Gianni Marocci TERZA PARTE E ULTIMA PARTE

Il gioco pericoloso dello scendere in strada Il problema più importante è sempre quello: non vivere la nostra vita solo in questo spazio virtuale; e non perdersi troppo in certe relazioni specifiche e di coppia, perché lo strumento è limitato, come tutti gli strumenti, e più di tanto non permette e può diventare sterile. Bisogna …

CAVILLI DI RAZZA In caso di emergenza, mantenere la calma

L’Azienda ha fatto finalmente scuola, tanto che il buon vecchio “Ospedale” si è trasformato anch’esso in “Azienda Sanitaria”. Il fascino dell’organizzazione è irresistibile, come irrefrenabile è la voglia di regolamentare fin nei minimi dettagli ogni aspetto della vita umana, lavorativa o meno che sia. E così non potevamo sfuggire alla tentazione di governare il comportamento …

FACEBOOK, UN GIOCO POSTMODERNO (SUL PALCOSCENICO DI SPAZI E PIAZZETTE VIRTUALI) di Gianni Marocci SECONDA PARTE

Coppie in crisi e unioni sentimentali in frantumi. Ma galeotto non fu Facebook e chi lo inventò… La crisi della coppia, delle unioni sentimentali o amicali, per non parlare di quelle famigliari, sembrano esprimersi ed evidenziarsi maggiormente in questi net, ma queste stesse crisi, non sembrano tanto essere attivate da questi. Non possiamo quindi incolpare …

PAUSA CAFFE’ (La parola, attrezzo formativo)

E se il nostro non fosse il “migliore dei mondi possibili” – come si usa ottimisticamente dire – ma piuttosto il contrario ? Se cioè fosse il “peggiore dei mondi possibili? Ecco allora che metafore, racconti, fiabe e in definitiva il perdersi nella foresta, unica condizione per potersi ritrovare, appaiono come strumenti essenziali alla sopravvivenza …

CAVILLI DI RAZZA. STRANI TRENI Dall’ordine al disordine (Il Logo è stato realizzato da Maurizio De Bellis)

Mettiamola così: promuovere l’ordine tramite il disordine, è impresa di estrema complessità anche sul puro piano filosofico. Sul piano poi dell’organizzazione sociale (associativa e aziendale) è inimmaginabile. Eppure le Ferrovie dello Stato (oggi più amichevolmente: Trenitalia) ci stanno provando. Con risultati per ora scadenti, tanto da dover costringere l’Azienda a chiedere costantemente scusa alla Gentile …

SENSAZIONI

Tutto percorre lento, la sigaretta brucia, il cuore strilla. Pensieri non trovano parole, lacrime bruciano, gli occhi non scrutano. Un’ apatia degenerativa, un pretesto per deviare. Pubblicato da Pikkla, il 7 luglio 2018

FACEBOOK, UN GIOCO POSTMODERNO (SUL PALCOSCENICO DI SPAZI E PIAZZETTE VIRTUALI) di Gianni Marocci

Ai tempi del Canaletto (Giovanni Antonio Canal, 1697 – 1768) non c’era Internet e il “fenomeno Facebook” non era neppur lontanamente immaginabile. Le persone si incontravano, parlavano, si scambiavano opinioni, litigavano per poi magari sfidarsi a duello. E tutto ciò avveniva in uno spazio e in un tempo preciso, ben circoscritto e a ciò dedicato: …

BIGLIE E LANTERNE ROSSE La forza espressiva delle parole vive e vissute.

Il Comandante del servizio di Polizia locale di un piccolo comune dell’Alta Italia, ha firmato la comunicazione dell’accertamento di violazione dell’articolo 146/3 del c.d.s. (sta per: Codice della strada), che – nel passaggio sostanziale – testualmente recita: “Quale conducente di veicolo proseguiva la marcia sebbene la lanterna proiettasse luce rossa nel suo senso di marcia.” …