LA TECNICA DELLA PENNA VERDE (SPINTE MOTIVAZIONALI E RINFORZI POSITIVI, PER UNA SCUOLA AMICA, LIBERA E PENSANTE)

Se la scuola adottasse l’ottica della psicologia positiva, l’obiettivo principale sarebbe quello di valorizzare i punti di forza di ciascun alunno piuttosto che sottolinearne le difficoltà e le carenze. Gli insegnanti non dovrebbero solo occuparsi di “migliorare” i voti insufficienti dei propri studenti, ma dovrebbero anche e soprattutto puntare sui loro pregi e sulle loro qualità.

Se Giovanni ha ottenuto un 5 in matematica ma durante le ore di arte riesce a realizzare dei magnifici disegni, cosa gli si dovrebbe dire? “Come sei andato male in matematica Giovanni” o piuttosto “Che bellissimo disegno Giovanni”?

La corrente della psicologia positiva, di cui Seligman e Csikszentmihalyi sono stati i fondatori nei primi anni 2000, sposta il focus da un’ottica di correzione a una prospettiva di progettazione, dalla preoccupazione per ciò che va male (ad esempio malattie, disturbi e disfunzioni) al tentativo di costruire quelle caratteristiche positive che possano permettere ad individui, comunità e società di crescere. L’attenzione, pertanto, è sul funzionamento ottimale dell’essere umano e non sulle sue debolezze.

Un esempio di come la psicologia positiva possa essere inglobata nel mondo della scuola consiste nella tecnica della penna verde, utilizzata in Spagna da tanti insegnanti per rinforzare positivamente e motivare gli alunni. Un articolo pubblicato su Orizzontescuola.it il 7 novembre 2022 ne spiega bene l’efficacia e il significato:

“Oltre alla penna rossa, usare anche la penna verde per segnalare cosa invece è positivo. […] Un metodo molto semplice e, allo stesso tempo, segnalare i successi anziché gli errori. Pertanto, l’insegnante cambia la tipica penna rossa, che generalmente viene indicata per le cose non vanno nelle correzioni, con una verde con cui vengono evidenziate tutte le cose che vanno. Secondo diversi psicologi, i bimbi sono così motivati a rafforzare le loro conoscenze e continuano a fare bene. Apportando, dunque, questo cambiamento, l’insegnante influirebbe in modo positivo sui bimbi. Solo con la penna rossa, i bimbi ricorderanno solo gli errori, con la penna verde si potranno concentrare anche su cosa va bene”.

E quindi… più penne verdi per tutti gli insegnati!

Tratto da “La tecnica della penna verde con cui motivare i bambini: segnalare non solo gli errori, ma anche le cose positive”, Orizzontescuola.it (07/11/2022)

ALICE ARATTI

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