Scrive Enrico Bizzarri: «In genere le fiabe popolari ci consegnano un’immagine abbastanza omogenea della famiglia: questa immagine in parte appartiene al passato ma in gran parte mantiene una stretta attualità al raffronto con la famiglia così come sopravvive oggi. E la famiglia di oggi, non solo nei saggi sociologici, è un’istituzione in crisi: crisi di autorità, di rappresentatività, di legittimità pedagogica».
Il problema riguarda allora le difficoltà che gli educatori in genere (insegnanti, volontari, genitori) incontrano nel tentativo di sviluppare processi e percorsi di natura didattico-pedagogica. Bambini e ragazzi passano un po’ del proprio tempo nelle aule scolastiche, almeno fin tanto che le lezioni hanno potuto svolgersi in presenza. Ma la maggior parte del tempo restante lo trascorrono in famiglia, ed ora davanti a un computer, ma pur sempre in famiglia. E se la famiglia è in crisi, ecco che in crisi vanno i nostri più giovani compagni di viaggio. Che fare? Collaborare (scuola e famiglia dovrebbero appunto collaborare) perché il processo formativo abbia come principale obiettivo quello di trasmettere un preciso messaggio: decidi di essere ciò che sei.
Il testo di riferimento è: Enrico Bizzari, Pollicino in famiglia. L’immagine della famiglia nella fiaba popolare, Milano, Emme Edizioni, 1976
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