Lo scorso 26 marzo, a 91 anni, Enzo Spaltro ha chiuso le finestre sul mondo. È però una perdita apparente perché le pagine che ha scritto sulle cose umane continueranno ad essere sfogliate. Così come continueranno ad essere ascoltate le parole con le quali ha svelato le maschere che uomini e donne indossano nell’illusione di essere ciò che non sono.
Ho potuto incontrarlo a Bologna e in più di un’occasione nello studio che Giancarlo Trentini aveva a Milano, in via Crocefisso. Un testimone critico e attento, capace di cogliere e animare schegge di memoria e di vita vissuta.
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