LIBERTA’ E’ ATTIVITA’

Maria Montessori scrive: «Il metodo dell’osservazione è stabilito da una sola base fondamentale: la libertà degli scolari nelle loro manifestazioni spontanee. A ciò diedi inizio disponendo l’ambiente e quindi l’“arredamento scolastico”. Se dicessi che chiesi un terreno coltivabile e uno spazio abbastanza vasto all’aria aperta – adiacenti alla scuola – non direi nessuna novità. Soltanto era forse nuovo il mio intento che cioè tali terreni fossero in diretta comunicazione con la scuola (come ho ottenuto a Milano dove una delle finestre dell’aula, ridotta a porta, conduce con una scaletta direttamente sul terreno in modo che il bambino fosse libero di uscire e di rientrare a suo piacimento in ogni ora del giorno.
La modifica principale degli arredamenti scolastici è l’abolizione dei banchi: ho fatto costruire dei tavolini a gambe solidamente impiantate e larghe (prismi ottaedrici) in modo che non fossero soggetti a tremolio ma leggerissimi in modo che due piccoli bambini di quattro anni potessero facilmente trasportarli. Tavoli rettangolari ai quali, dal lato più lungo, possono sedersi comodamente due bambini e, anche se un po’ ristretti, anche tre. Inoltre ho fatto fabbricare delle seggioline, dapprima impagliate, ma poi (l’esperienza ne ha dimostrato l’eccessivo consumo) tutte di legno, leggere e possibilmente costruite con eleganza (a Milano hanno fabbricato elegantissime seggioline in stile). Il metodo pedagogico dell’osservazione ha per fine la libertà del bambino e libertà è attività».
Suggerimenti attuali ma non ancora del tutto tenuti presenti.
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