Scrive Bruno Bettelheim: “Le ricerche sul sogno hanno mostrato che una persona privata della possibilità di sognare, anche se non privata del sonno, è menomata nella sua capacità di misurarsi con la realtà; cominciano a manifestarsi turbe emotive perché non può elaborare nei sogni i problemi inconsci che la turbano. Forse un giorno potremo dimostrare sperimentalmente il medesimo fatto in rapporto alle fiabe”.
E questo giorno pare sia arrivato. Alla porta delle giornate che stiamo vivendo ha bussato COVID19 e non abbiamo potuto fare a meno di accoglierlo. Ma, seduti davanti al nostro caminetto esistenziale, non è riuscito a distrarci. Al contrario, ci ha trovati intenti a raccontar e ascoltar fiabe. Con i sogni che, a loro volta, ci hanno suggerito come vedere l’invisibile e quindi quali strategie adottare per non averne paura.
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