CAVILLI DI RAZZA. NEL BUIO E NEL VUOTO: Voci inascoltate e segnali invisibili

Nel quartiere, gli incroci regolati da impianti semaforici saranno circa un centinaio. Ma è uno solo il crocevia dove viene riportato, su ciascun palo, l’avviso: RISERVATO AI NON VEDENTI, scritta in bianco, immagine – sempre in bianco – di un omino con un bastone.
Il tutto posizionato su una scatoletta senza segno evidente di pulsantiera alcuna o indicazioni utili a comprenderne il funzionamento, sembrerebbe destinato a passare inosservato. E sono prima di tutto i destinatari del messaggio stesso a non poterlo vedere. Per ragioni evidenti. Ma anche se ne potessero percepire la presenza, anche se fosse – tanto per dire – in linguaggio braille, non potrebbero far altro che baloccarsi continuando ad attraversare sempre questo medesimo incrocio. L’unico che in questa zona cittadina, testimoni una radicata sensibilità per i rischi corsi da un non vedente che abbia la necessità di attraversare la strada.
Un perenne andare avanti e indietro foriero di sensazioni straordinarie e impagabili. Un’occasione di crescita esistenziale unica. E il non vedente ringrazia di cuore.
Sentitamente ringraziamo però anche noi, perché una semplice scatoletta con un avviso inutile e solitario, richiama alla mente una delle caratteristiche fondanti del nostro vivere moderno: animali sociali come siamo, abbiamo bisogno di codici e linguaggi condivisi che possano esserci d’aiuto, avvertendoci quando una situazione potrebbe configurarsi come pericolosa.
Ma la cartellonistica antinfortunistica nei cantieri edili, nelle scuole, negli uffici e nelle fabbriche o la segnaletica stradale (sono solo esempi) sortiscono gli stessi effetti del nostro avviso sulla palina semaforica: al riguardo, siamo tutti non vedenti. I messaggi cadono nel vuoto.
Come cadono nel vuoto parole sempre più spesso tradite dalla fretta e da malintese modalità di intendere lo stare insieme di uomini e donne, nell’ambito del lavoro e nella sfera del privato.
Una popolazione di non vedenti e di non udenti, quindi.

Lo Spirito Folletto

 

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