QUANDO LA RAGIONE GIOCA A RIMPIATTINO CON DESIDERIO E SENTIMENTO (NE DISCCORRE CHIARA TRONCONI, RACCONTANDO LA DIALETTICA MASCHILE-FEMMINILE. CHE, A VOLTE, PUO’ FARSI TURBINE E BUFERA DI EMOZIONI).

Maria Chiara Tronconi, La Scelta, Milano, Unicopli, 2022, pgg 256, € 17.00

Se letto e ascoltato con la dovuta attenzione, La Scelta indossa veste e sembianze di lampada magica che libera inattesi e insospettabili nostri compagni e compagne di viaggio. Che, per un tratto di strada, ci prendono per mano e ci fanno compagnia. Sara, Laura, Pietro, Margherita, Bruna, il giovane Luca, Viola, Giacomo, con Giotto e Chili, nel bosco della vita giocano a rimpiattino con sentimenti, desideri, emozioni. Lettori e lettrici, sfogliando pagina dopo pagina, vengono a trovarsi nel suggestivo reticolo di spezzoni esistenziali vissuti in prima persona, il più delle volte negati e resi invisibili per una certa qual forma di autodifesa. Ci si viene a trovare al centro di una specie di girotondo dove la colonna sonora e la filastrocca cantata invita ad ascoltare se stessi. Siamo aiutati a gettare (per un momento almeno) le maschere indossate per condurre una vita socialmente accettabile. La metafora dell’infilarsi sotto la doccia rinvia proprio al rito del lavarsi, togliersi cioè di dosso la zavorra del conformismo. E, non a caso, la doccia rientra nell’abitudine di molti dei partecipanti a questa avventura.

Una storia, quindi, che – come tutte le storie – cura: un balsamo (e non un farmaco, che potrebbe anche essere un veleno…) per le nostre ferite. Ferite e sofferenze conseguenza di amori travolgenti, magari e seppur temporanei; cascate esistenziali che abbattono la diga delle convenzioni e delle abitudini consolidate nel tempo. Vite trascorse insieme da lungo tempo ma che, improvvisamente, si trasformano in una dolorosa e sofferta fragilità che sollecita ripicche e vendette.

Così termina provvisoriamente il viaggio, giunto all’ultima stazione dove il segnale, con il rosso, impedisce di proseguire. Indicando l’efficace abitudine di guardare dal finestrino dello scompartimento del treno della vita. Con la tranquilla consapevolezza di quanto importante sia essere ciò che si è:

 “Felice della sua scelta e di essere riuscita a liberarsi da quel porco. Felice anche di essere sola, ma di sentirsi così forte, pronta a iniziare un nuovo capitolo della sua vita. E anche se nessun uomo capirà mai cosa prova una donna messa alle strette, non importa. Poiché le cose possono cambiare e, a volte, cambiano”.

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