LA TESTIMONIANZA DI ELEONORA ALVIGINI, INTERPRETE DELLO SPIRITO ASSOCIATIVO
Lo studio, fin dalle prime classi della scuola primaria, è prima di tutto un diritto di ciascun bambino, solo che nella realtà dei fatti, non tutti i bambini hanno poi la possibilità di goderne appieno i relativi benefici. L’intervento di sostegno promosso da UVI si rivolge proprio ai bambini che, di qualsiasi nazionalità siano, si trovano in situazioni di disagio o difficoltà che ne condizionano gli apprendimenti. Le relazioni significative e le esperienze positive sono strumenti efficaci e preziosi che i volontari UVI mettono in campo nell’aiuto didattico settimanale. Dopo un incontro fra volontari e insegnanti si decidono gli abbinamenti con gli scolari. Si stabiliscono giorni e orari precisi che è bene mantenere nel tempo. In caso di difficoltà e impossibilità a presentarsi in aula, i volontari avvisano per tempo gli insegnanti di classe. Lo stesso vale al contrario: gli insegnanti sono tenuti ad avvisare i volontari incaricati nella propria classe, in caso di assenza dello scolaro preso momentaneamente in carico. Come tutti i progetti sostenuti da UVI, anche questo è coordinato e monitorato da specialisti sempre disponibili al confronto e all’eventuale aiuto pedagogico necessario.
Storicamente le scuole a cui Uvi offre il proprio contributo a vantaggio dei bambini più in difficoltà sono soprattutto le primarie e le secondarie di primo grado.
Grazie al lavoro assiduo e costante dei nostri volontari, in sinergia con dirigenti e insegnanti, possiamo testimoniare il raggiungimento di obiettivi quali: il miglioramento delle capacità di apprendimento, la diminuzione del gap fra le potenzialità personali (che senza aiuto sono molto limitate) e il raggiungimento degli obiettivi scolastici e, infine, il sostegno emotivo, funzionale a migliorare le relazioni dei bambini sostenuti. Il sostegno è rivolto a uno o più bambini con i quali stringere una relazione sempre più significativa e continuativa. Il tipo di intervento è pensato e pianificato in stretta collaborazione con l’insegnante presente, che condivide con i volontari disponibili gli obiettivi di riferimento.
Per esperienza – personale e di gruppo – abbiamo capito che è necessaria una certa flessibilità nella gestione del sostegno dentro e fuori dalla classe a seconda delle caratteristiche del bambino seguito, delle materie di studio e delle difficoltà incontrate. È bene condividere con l’insegnante, anche solo in 5 minuti, eventuali informazioni, tenendo ben presente gli obiettivi per singolo caso. Il sostegno proposto da UVI non è pensato come pura serie di esecuzione di compiti, ma come intervento relazionale dove le azioni didattiche sono occasione di supporto relazionale, ciò per cui i nostri volontari sono opportunamente formati.
L’efficacia delle modalità di supporto attivate attraverso questo progetto è testimoniata sia dai progressi negli apprendimenti che nei comportamenti dei bambini seguiti, che dalla soddisfazione di insegnanti e genitori. A riprova di questo c’è un fatto: molto spesso i bambini stabiliscono un rapporto di amicizia che dura nel tempo con le volontarie che li hanno seguiti, anche dopo la fine del ciclo scolastico.
ELEONORA ALVIGINI
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