AMARE, UNA STRANA E COMPLESSA PAROLA,
DIFFICILE DA VIVERE (ANGELICA SFOGLIA LE PAGINE DEL PROPRIO TEMPO)
È strano anche questo mio tempo. Ho imparato ad aprire la finestra, osservando anche i battiti più timidi di un cuore e di un’anima che credevo (sbagliando) fosse refrattaria al volersi bene e al voler bene. Che per pregiudizio non si accorgesse di quando l’Amore discretamente passeggiava sotto alla mia finestra, fino a quel momento chiusa. Ecco allora il ragionare affettuoso intorno a come andrebbe vissuto l’Amore. Una scoperta che, per me, ha comportato una fatica gioiosa. Ne riassumo i passaggi salienti.
Amarsi
“Amore “: che significato ha?
Che cosa vuol dire?
Per caso significa “voler bene”?
A una persona? A se stessi?
Amare la vita, la libertà
La serenità, la felicità…
Amare una persona con un amore:
Puro e che supererà tutto.
Un amore sincero che va al di là delle divergenze.
Un amore platonico che sarà per sempre.
Una amore sereno che si riflette negli occhi,
Quegli occhi che si illuminano e si riempiono
Di emozionante attesa che trasforma tutte le difficoltà
In tranquilla serenità.
E con gli abbracci lasciandosi cullare il cuore.
Oppure:
Come riconoscimento di un’incerta temporaneità,
Pensando che l’indomani si possa trasformare in amore vero;
Per convenienza, pensando che avere tutto possa colmare il vuoto.
Oppure per egoismo, pensando a se stessi e non alle conseguenze,
Al dolore che si potrebbe lasciare nell’anima altrui.
Amare se stessi più dell’altro.
Rendere la vita infelice,
Basandosi sull’ egoismo,
Pensando a se stessi
E non al male e dolore che si fa.
Diventa un amore malato dentro il cuore,
Non riuscirà mai a godersi la semplicità:
Di un gesto, di una carezza, di un abbraccio…
Perché sarà troppo concentrato su se stesso,
Perdendo tutto ciò che lo circonda.
Così nasce la rabbia l’invidia e la cattiveria …
Perché lui è felice e io no?
Se imparassimo ad ascoltarci, forse lo si capirebbe.
Se prendessimo coscienza delle nostre azioni,
Potremmo cambiare e non fare del male
A se stesso e ad altri.
Amarsi è una parola complessa.
ANGELICA MIHOC
Riferimento iconografico: Francesco Hayez, Il bacio, 1859, Pinacoteca di Brera
Sei splendida come sempre cara Angelica
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