Sarà capitato a tutti di incontrare uno o più cretini, ridicoli ma non innocui. Ma quasi certamente sarà sfuggito che non si è trattato di semplici cretini bensì di cretini cognitivi, molto più pericolosi e nocivi. Daniela Maddalena ci offre una serie di antidoti efficaci che vedono nello strumento dell’ironia la componente di maggior consistenza e rilievo.
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Annibale Rebaudengo, nella prefazione al libro di Daniela Maddalena, imposta con chiarezza il problema che verrà via via dipanato e discusso: “Come quasi tutti sanno, il cognitivismo è una scienza di intersezione tra psicologia, neuroscienze, linguistica, scienza dei calcolatori e quindi non poteva non annidarsi, tra un’intersezione e l’altra, il malefico virus del cretinismo. Questo virus, attaccando il cognitivismo, produce in maniera contagiosa il fenomeno del cretino cognitivo”.
Messo in chiaro di che cosa si tratta, l’Autrice parte lancia in resta, colpendo al cuore i sottoinsiemi che caratterizzano l’essere del mondo dei purtroppo e ormai numerosi cretini cognitivi. In una sorta di gioco di parole in libertà:
“Al luna park delle parole, certi discorsi amano tanto salire sull’ottovolante, sospendersi in aria, sprofondare a capofitto nel vuoto o nel ridicolo, e restare miracolosamente illesi”.
Le novantaquattro pagine del volumetto ospitano un succedersi di interessanti e significativi paragrafi. Se ne propone un sintetico esempio:
CRETINO
Alla voce cretino, il dizionario dei sinonimi e contrari recita: imbecille, stupido, deficiente, idiota, stolto, sciocco, stolido, scimunito, insensato, scipito, balordo, asino, baggiano, bietolone, ebete, fatuo, gonzo, grullo, babbeo, insipiente, mentecatto, ottuso, tonto, dissennato, fesso […] Ma “cretino” ha assunto un posto di privilegio nel linguaggio sociale, gonfiandosi di espressività e divenendo insostituibile. Certo è che dare del cretino a qualcuno, dà una liberatoria soddisfazione a chi lo dà e scoccia non poco chi lo riceve.
COGNITIVO
Cognitivo è sinonimo di conoscitivo e il cretino cognitivo è un’imbecille competente […] In molti casi il cognitivismo ha preso le sembianze di Paperino, che fa ridere, è scalcagnato e si va spesso a ficcare in situazioni fuor di luogo.
PROGETTO
Progetto è una parola magica, abracadabra. Dicendolo oggi e ripetendolo domani, il cretino cognitivo è riuscito a sostituire il verbo “fare” con il verbo progettare: impareggiabile sublimazione dell’intenzione, della possibilità considerata come evento concluso […] Il cretino cognitivo parla sempre di progetti anche quando il progetto non c’è.
SINERGIE
Quando due o più cretini cognitivi si intendono su qualcosa, si parla di sinergie […] Al riguardo, il risvolto più interessante è che i cretini cognitivi fanno finta di intendersi, anche quando non hanno capito nulla.
VIRGOLETTE
Il cretino cognitivo fa grande uso di virgolette. Invece di scrivere la prospettiva antropologica della pedagogia, scrive la prospettiva “antropologica” della pedagogia: virgolettare “fa” allusivo […] Quando il cretino cognitivo mette le virgolette…sta semplicemente diffondendo il suo odore per dire agli altri: anch’io sono come voi, fatemi entrare nella gabbia.
PSICOLOGO
La mia amica Silvana ha un cane che risponde abbaiando al suo padrone, che abbaia sempre per primo. Non riuscendo a domare il marito, si è decisa a chiamare uno psico-etologo che ha sottoposto il cane a una serie di test sulla comunicazione: l’ha chiuso in uno stanzino al buio per un lungo tempo, lo ha provocato urlandogli e gesticolando aggressivamente. Quando il cane, stufo, gli ha reso pan per focaccia, mordendolo, lo psicodottore sentenziò che il cane aveva problemi di comunicazione. L’esempio può sembrare tendenzioso ma la tendenza degli psicologi di volerci spiegare il dolore e l’ansia come il migliore inizio per la ristrutturazione del proprio modello esistenziale, almeno al cane è risultata un po’ invasiva.
FORMATORE
Quando l’esperienza dell’esperto è messa a disposizione degli altri, abbiamo il formatore. Ogni giorno, il Telegiornale propone un esperto. Per esempio, ci dice che, se siamo obesi, sta per essere scientificamente provato che dobbiamo dimagrire.
TERAPIE
La conseguenza diretta degli squilibri tra etica, estetica e benessere – sui quali il cretino cognitivo si ritaglia il salario – è il business delle terapie: musicoterapia, danzaterapia, psicoterapia (singola, di coppia, di gruppo, di ammucchiata), cromoterapia, fitoterapia. Il teatro come terapia, la comunicazione come terapia, lo yoga come terapia, la meditazione come terapia, il cineforum come terapia, i viaggi come terapia, il telefono amico come terapia, la radio come terapia, il vicino di casa come terapia, la gestualità come terapia, il massaggio dei piedi come terapia, il mercato rionale come terapia, la partita a calcio-balilla come terapia, il look nuovo, la mozzarella dietetica, internet, il vino rosso, la bicicletta, il tapis roulant, i fumetti, la ceretta depilatoria, il chewingum, la spirale primordiale, l’ippoterapia…
UN’ULTIMA AVVERTENZA…
Il cretino cognitivo è un batterio che colonizza rapidamente. Se non abbatterlo, almeno distrarlo.
Alla fine, Daniela Maddalena riassume così i termini della questione: “Il cretino cognitivo frequenta due workshop al mese sull’applicazione del know-how interplanetario per la ricerca del panettiere sotto casa, con cui instaurare le sinergie indispensabili ad attuare la relazione socio culturale interattiva e multimediale, affinché il pane sia light al punto giusto.
Il cretino cognitivo ha la cultura del fitness riciclabile, è consulente metaprogettuale, dice fare per capire o capire per fare?
Non ha mai tempo abbastanza, è sempre uno specialista, pratica l’ippoterapia, non dorme molto ma fa la cura del sonno.
Agisce un certo discorso sulla qualità della vita, attua una permanente sperimentazione delle dinamiche interpersonali con i suoi figli e con il cane e senza scientifici screening e brain storming non decide quale film andare a vedere.
Ridicolo ma non innocuo, il cretino cognitivo partecipa al business sulla comunicazione: educatori, professori, operatori culturali, psicologi, critici d’arte, pubblicitari, ciarlatani para intellettuali, caduti nel delirio d’onnipotenza o dell’impiego di moda, giocano al gatto e la volpe nel Campo dei Miracoli.
Pinocchio: non distrarti”.
Daniela Maddalena, siciliana, insegnante e musicista.
Riferimento bibliografico: Daniela Maddalena, Il cretino cognitivo, Milano, Carabà, 1997 Riferimento iconografico: Jean Debuffet (1901 – 1985), L’interloqué.