A Natale, come ogni anno, ho ricevuto dei libri.
Uno di questi, regalatomi da un ragazzo che fa l’educatore con me, è stato “Bianco come Dio”, di Nicolò Govoni.
È un libro che ho apprezzato molto e che mi sento di consigliare a tutti: è un libro non pesante da leggere ma allo stesso tempo portatore di messaggi che io ritengo davvero importante per vivere con l’Altro. Lo consiglio soprattutto ai volontari, perché magari sono già consapevoli di che tipo di volontario vogliono essere, magari questo libro non sarà utile per loro come lo è stato per me… ma magari sì.
Ho 24 anni e faccio volontariato da 10 anni eppure questo libro mi ha dato molti spunti di riflessione su questa attività di cui molte volte si sottovaluta l’importanza: si pensa che il volontario sia un salvatore, qualcuno di Santo solo perché aiuta gli altri gratis. Ma il volontariato è molto più di questo. È Esserci più che arrivare, più che dichiarazioni di amore. Esserci sempre, anche nei silenzi, nei pianti e nella rabbia. Ogni volta che l’altro ha bisogno. È capire ciò che serve all’altro in quel momento, è pensare all’altro. È avere dubbi su ciò che si sta facendo perché si tiene all’Altro. Ed è diverso dal volonturista (termine che assolutamente non conoscevo prima di leggere questo libro), qualcuno a cui interessa migliorare sé stesso, riscoprire sé stesso, per poi tornare a casa e dimenticare chi si lascia dietro.
Questo libro è una testimonianza del fatto che il Cambiamento parte da ognuno da noi, che il Cambiamento siamo noi. Che non ci si può limitare a dirsi “tanto che differenza vuoi che faccia io”, perché ognuno di noi la differenza la fa eccome. Racconta di Nicolò, un ragazzo più giovane di me, che ha messo in gioco tutto se stesso per inseguire il suo Grande Piano, il suo sogno, potremmo definirlo. Che si è rimboccato le maniche e ha lottato per questo. È la testimonianza di un coraggio che ammiro.
È una denuncia, di tante, troppe cose che non vanno, alcune di cui siamo consapevoli e altre meno.
Leggendo questo libro ho pianto, ho riso ma più di tutto mi sono fatta domande: io come vivo il volontariato? Qual è il mio Grande Piano? Chi voglio diventare?
Mi ha dato tanti suggerimenti per relazionarmi con gli altri, condividendo storie e momenti in cui il silenzio era più importante delle parole, in cui un abbraccio non dato era più importante di un tocco non richiesto. Per relazionarmi coi bambini, a scuola, in comunità, nella vita. Suggerimenti che in teoria si sanno ma che qui sono raccontati con storie, rapportati a persone che questo ragazzo ha incontrato e con cui ha condiviso un momento, un anno, una vita.
Mi ha mostrato l’impatto che una cosa che noi riteniamo scontata, come la lettura, può avere su un bambino, la meraviglia che può suscitare. Perché “un bambino che legge è un bambino che sceglie”. E l’impatto, i risvolti di questa frase non hanno bisogno di ulteriori parole.
Di solito sottolineo le frasi che mi piacciono in un libro, sì sono una di quelle persone che lo fanno, ma in questo libro sono talmente tante, in alcuni casi pagine intere, che riportarle tutte non avrebbe senso. E non avrebbe senso perché è una storia che, secondo me, va letta tutta.
Concludo questo mio suggerimento di lettura con una frase che mi è rimasta impressa e che penso mi accompagnerà per un bel po’.
“Se hai un sogno e puoi realizzarlo, è tuo dovere farlo”.
Chiara Alpi
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Bianco come Dio, ed. Rizzoli (2018) à https://www.amazon.it/Bianco-come-Dio-Nicol%C3%B2-Govoni/dp/8817104892
Nicolò Govoni (1993) è cresciuto a Cremona. A 20 anni si è unito a una missione umanitaria presso un orfanotrofio in India, dove ha vissuto e studiato giornalismo. A 25 anni ha fondato Still I Rise, un’organizzazione umanitaria internazionale che crea scuole per bambini profughi nel mondo. Sull’isola greca di Samos ha istituito “Mazì”, la prima scuola per minori rifugiati del campo. Attualmente vive e lavora in Turchia, dove sta aprendo la prima Scuola Internazionale per profughi del mondo.
Nel 2020 è stato nominato Premio Nobel per la Pace.
L’ho letto questo libro. Amo questo giovane scrittore che ha fatto del volontariato la sua vita.
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Conto di comprare presto anche tutti gli altri: oltre ad aver letto questo (che è di per sè un ottimo biglietto da visita) ho letto grandi cose anche in citazioni da altri libri.
Mi piace molto come porti la pratica e l’esperienza; che non siano cioè solo “belle frasi” buttate lì.
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