Pippo, cammina dritto se no ti metto sul giornaletto dove sta scritto: Pippo, cammina dritto se no ti metto sul giornaletto dove sta scritto: Pippo, cammina dritto se no ti metto sul giornaletto dove sta scritto. Pippo, cammina dritto se no ti metto sul giornaletto dove sta scritto… E così via all’infinito.
Oppure: Il Re disse alla sua serva: serva, raccontami una storia. La serva incominciò: c’era una volta un Re che disse alla sua serva: serva, raccontami una storia. La serva incominciò: c’era una volta un Re che disse alla sua serva: serva, raccontami una storia. La serva incominciò: c’era una volta un Re che disse alla sua serva: serva, raccontami una storia…E anche in questo caso, via all’infinito.
Due filastrocche che non finiscono mai. Non ricordano, seppur vagamente e almeno in parte, le irritanti litanie che mass media (giornali e televisione) quotidianamente ci propinano?
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