Gabriella Katya Scaduto, nella propria pagina Facebook, segnala un drammatico aspetto della quarantena imposta nel tempo del COVID19. L’invito è di tenerne conto, affinando le proprie, naturali capacità di ascolto. Ognuno in relazione al ruolo giocato sul territorio, dal condominio al quartiere. Una sensibilità che vede il mondo del volontariato impegnato anche su questo fronte, spesso sottostimato.
*******
La casa è l’immagine del luogo sicuro, del focolare domestico, del luogo accogliente, ma lo è davvero per tutti? In questo momento storico, purtroppo per molte donne rappresenta un pericolo, un luogo dove si consuma la violenza, un luogo da condividere con il proprio partner maltrattante, dovendo spesso pensare anche ai bambini, ai propri figli da proteggere.
In questo periodo, cresce il rischio di violenza domestica e conseguentemente anche di violenza assistita, innescata dai pretesti più banali, accentuati dalla noia, dall’ansia e dal nervosismo vissuto in questi giorni di quarantena, aumentando quelli che sono i meccanismi sottostanti le dinamiche della violenza familiare, l’isolamento funge da fattore di rischio per esporre le vittime ad un maggior controllo, manipolazione ed aggressività del partner maltrattante.
Rischi?!
Il momento di isolamento sociale potrebbe aumentare il senso di solitudine e isolamento, portando le donne a pensare di essere sole, che non vi sia una via d’uscita, vivendo maggiormente nel terrore di poter essere scoperte e di pagarne le amare conseguenze, specie se vi sono dei bambini.
Notizie utili
1. I centri anti violenza e le case rifugio rimangono aperti. I servizi di consulenza, vengono trasformati in consulenza telefonica h 24
2. In caso di denuncia si organizzano dei progetti personalizzati di accoglienza, e di uscita dalla situazione abusanti
3. Gli strumenti legali, e le misure cautelari, vengono attivate anche in questo momento in quanto rientrano nelle procedure urgenti.
4. il numero 1522 è attivo 24H su 24H, ( è il servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità).
5. Si può scaricare l’App, metodo che forse risulta anche più semplice, per chiedere aiuto
6. E’ importantissimo approfittare di ogni momento possibile, trovare le scuse più banali, per chiedere aiuto.
Gabriella Katya Scaduto
#inquestomomentononseisola