LETTERE DAL BURKINA FASO: TERRORISMO, GENDARMI. FAME, SCUOLA

Domenica il terrorismo ha colpito ancora: a 60 km in linea d’aria da qui, a N/E, non lontano dalla frontiera col Mali, ci sono state altre decine di vittime; questa volta i soliti motociclisti armati non hanno sparato in un mercato affollato, ma sembra che abbiano ucciso solo quei poveracci che, dai documenti di identità, sono risultati di etnia Moussif. Quindi, mi è ancora più difficile cercare di spiegarvi “chi sono, cosa vogliono questi terroristi”. A giudicare dalle centinaia di migliaia di Burkinabè che hanno abbandonato i loro villaggi,si potrebbe pensare ad un tentativo di creare qui quello “Stato islamico” abortito in Siria ; ma , allora, perché uccidere anche tanti musulmani? Perché “moderati “..? Perché cercare di scatenare guerre tra le varie etnie : Poeul contro Gourmanchè ( cioè : allevatori contro contadini, come nei vecchi western , tipo”Il cavaliere della Valle Solitaria” di George Stevens), Gourmanchè contro Moussif,… Potrebbe esserci anche un “ Grande Vecchio”, cioè quel Blaise Komparoè deposto 5 anni fa (dopo 30 anni di dittatura) dalla gioventù scesa nelle strade… E poi c’è l’oro ( originale, questa! ): ma.. perché assassinare 38 minatori- e far chiudere una miniera? ..Ne riparleremo (temo). Sabato siamo stati a Banì ( 20 km a est, bellissima e grande moschea: V.P.P ) da Bussurì che studia e parla un po’ il tedesco: suo fratello fa il sarto e, 6 giorni prima,mi aveva preso le misure per una bella camicia che avevo chiesto di color giallo-arancio, un colore estivo. Pronti! Una bella camicia di color grigio, perché “ non aveva abbastanza tessuto del colore scelto”.E aveva anche il mio numero di cellulare! C’est l’Afrique. .Ritornando, siamo stati fermati ad un posto di controllo della Gendarmeria; ma il milite, mitragliatore e giubbetto anti proiettile, non ci ha neppure chiesto il passaporto, voleva fare solo due chiacchiere, congedandoci con un sorriso. Ho pensato alle decine di giovani come lui, assassinati nel 2019 dai terroristi e dopo 15 minuti sono tornato con 4 Coca Cola per lui ed i suoi colleghi Era mezzogiorno, c’erano 35 g radi; ma il sorriso del poliziotto mi ha riportato ad un altro sorriso di altri poliziotti, a Milano, nel dicembre del ’71, durante un corteo per ricordare il primo anniversario della morte di Saltarelli – ucciso da un candelotto sparatogli in pieno petto in via Larga- e il 2° anniversario della morte di Giuseppe Pinelli. Davanti alla barriera di scudi e caschi antisommossa, preso da raptus natalizio impugnai il megafono e lanciai uno slogan sanguinario: ” Combattiamo i poliziotti/ col torrone Pernigotti;/ combattiamo i funzionari/ col torron della Sperlari”.( Come direbbe Svampa / Brassens : “..anzi, gh’è stà un applauso e l‘è finida in nient”). Ma torniamo alle cose serie: come promesso, abbiamo acquistato e consegnato al Sindaco e al Prefetto di Yalgò 40 sacchi di riso e 83 sacchi di miglio (cioè 103 quintali – o 10,3 tonnellate di cibo,): la consegna è avvenuta alla presenza degli anziani responsabili dei vari settori di sfollati ai quali da domani verranno distribuiti questi vostri generi alimentari. Il “cerimoniale è stato –forse- meno emozionante di quello delle consegne dei pozzi, circondati dal popolo festante del villaggio ; ma 10300 Kg di riso e di miglio sono sempre un bel colpo d’occhio (…e poi a Cristina è stata risparmiata la gallina VIVA da brandire per la foto di gruppo ). E poi…siamo riusciti a parlare coi genitori di Soumaili ( ex Brutt): sembra che un anno fa ci sia stato un equivoco, e così abbiamo rimediato. Lunedi, lavato e vestito con 2 cosine che avevamo in serbo per lui, Soumailì è entrato nella sua nuova scuola, la Primaire Catholique: purtroppo lui non parla nemmeno il Morè, ma il Fulvè , una delle 56 lingue del Burkina, conosciuta da pochi allievi: per fortuna , tra questi c’è la nostra Bebè che, anche se ovviamente in classe diversa, cercherà di far sentire meno spaesato il nostro bimbo. Diamo per scontato che verrà bocciato, ma gli pagheremo anche l’anno “redoublè” pur di farlo uscire dallo stato di assoluta ignoranza in cui si trova: FORZA SOUMAILI !!!
Infine, ultime ma non ultime, le scuole. Anche sul nostro aiuto scolastico a studenti in difficoltà economiche (“Aide escolaire aux enfants en difficultè “) ha fatto irruzione la questione degli sfollati, con centinaia di giovani che hanno abbandonato il paesello e la scuola. Cristina , col mio aiuto modesto, ha passato ore a rifare consuntivi e preventivi, a limare, ad arrotondare. In breve: possiamo (potete) finanziare la Primaria a 20 piccoli “deplaces”, e pagare metà della retta a 5 allieve del Liceo, molto brave al paesello da cui sono in fuga. E oggi, giovedi, ci siamo fatti 85 km con Dinamite per visitare 4 delle scuole ove vanno i nostri enfants: per versare la quota scolastica, per conoscere i nuovi arrivati ( nemmeno con la tortura riusciranno a convincermi a scrivere “ new entry” !), fotografarli, e per lasciare in ogni scuola una scheda già compilata su cui aggiungere, al momento dello scrutinio finale, solo la votazione e il risultato ( promosso o bocciato) dei nostri alunni. La scheda, da far avere subito a Suellen, dovrebbe permetterci di conoscere entro luglio il risultati che finora ci sono pervenuti in novembre. Dovrebbe… Per terminare la giornata: alle 17 ce ne stiamo sulla nostra panchina, ben visibile dalla scuola cattolica. Il solito gruppetto ( Bebè, Solange, Louise ora anche Soumailì), ci raggiunge per un biscotto e un po’ di succo in compagnia. Quindi, Cris li accompagna a piedi a casa loro; io sfogo il magone che mi prende pensando che questo -chiacchierata, succo, biscotti..- è solo un breve intervallo che sta per terminare ( e , vista la situazione, non è detto che si riproporrà l’anno venturo…) ; Ma è presto per le malinconie, e …tiremm innanz. Oggi, mentre in scooter andavo a riprendere Cristina alla casa di Bebè, ho notato 10 ragazzini che giocavano al pallone con una pallina microscopica, a me quasi invisibile nelle fioca luce del tramonto: rapido dietrofront e , 5 minuti dopo stavo offrendo loro una bella palla, nuova e imperforabile, con la raccomandazione di non gridare ai 4 venti la notizia del regalo. Li ho lasciati felici, ma intenti ad affrontare una non banale questione tecnica : al momento della mia interruzione una squadra stava per tirare un “calcio di rigore”; ovviamente, chi batteva il rigore chiedeva ti usare la vecchia microscopica invisibile pallina , mentre chi sperava di parare il rigore era assolutamente favorevole all’uso della nuova, grossa e luminosa palla. E, pensando all’importanza dell’argomento per quei ragazzini, mi è un po’ passata la tristezza: in tutto il mondo, milioni di piccoli assediati dalla guerra ( o dal terrorismo) riescono a dimenticare e a gioire grazie ad un pallone ( o a un suo simulacro ): e scusate se è poco. L’ho fatta lunga, ma volevo-anche- tirare un po’ tardi ( sono già le 10! ) per non svegliarmi troppo presto e passare 3 ore a pensare ai pericoli e all’assoluta ingiustizia per questo popolo cui io e Cris ci sentiamo affratellati.. Per finire, il tempo: da 2 giorni cielo blu, ma temperature oltre i 35 gradi( ventilato, sopportabili): oggi è l’ultimo dei tri dì della merla” ; e qui l’inverno è già terminato. Grazie per l’attenzione. Good Night and Goog Luck!
Renato e Cristina 31 gen.2020
PS: i 2 micetti regalati alle suore 2 settimane fa stanno bene; mangiano, giocano.. e non sono ancora stati mangiati dalle pantegane locali.

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