[…] L’altro giorno Calandrino consigliava a una povera donna di mettere il figliuolo in collegio. – Tu… non puoi tenerne di conto. – E’ vero. – Più che cresce e più s’avvezza male. – E’ vero. – Non ti piglia aria abbastanza, sta sempre fra i muri; se anche lo volessi menar fuori, sui prati, …
ECCO COME
Eppure ogni notte va così, io che provo a chiudere gli occhi e togliermi dai gesti quella fretta da robot programmato per un fine. Provo a cedere alla voce dei tuoi soffi eppure poi non dormo e fisso quella luce che filtra dalla tenda, pensando che la luna sussurri le parole. Ed ecco quella frase …
I BAMBINI…
I bambini non sono otri da riempire ma lampade da accendere. Plutarco (Lo Spirito Folletto)
La conquista della 5° c
[…] Avevo vent’anni quando, tenendo nella tasca del petto la lettera di nomina a maestro provvisorio, e sopra la tasca la mano, forte forte, tanta era la paura di perderla, chiesi del Direttore. Il cuore mi faceva sbalzi enormi. – Chi sei? – mi domandò la segretaria. – So…Sono il nuovo maestro… – dissi, e …
VOI RIDETE…
Voi ridete perché io sono diverso. Io rido perché voi siete tutti uguali. Lo Spirito Folletto
OGNI CLASSE E’ UNA BIMBOTECA
Ogni classe è una bimboteca. Se vuoi ridere leggi un bimbo allegro. Se vuoi piangere leggi un bimbo triste. Se vuoi sapere leggi un bimbo saggio. Se vuoi indagare leggi un bimbo segreto. Se vuoi sognare leggi un bimbo poeta. Se vuoi cantare leggi un bimbo di musica. E se invece ti vuoi annoiare non …
Burkina Faso. Diario dell’ascolto e dell’azione solidale. 3 / 5: Se vuoi, chiamale Emozioni
Come ci aveva predetto il vecchio saggio dell’Epiro ( da cui non ho più notizie perché ho perso il suo n° di telefono), anche questa terza nostra avventura in Burkina volge al termine. Giovedi abbiamo salutato, lottando (come loro) contro il magone, i nostri fedeli amichetti, quelli che ogni sera prima che andassimo a cena …
IL BAMBINO CHE GIOCA
Il bambino smise di giocare e parlò al vecchio come un amico. Il vecchio lo udiva raccontare come una favola la sua vita. Gli si facevano sicure e chiare cose che mai aveva capite. Prima lo prese paura poi calma. Il bambino seguitava a parlare. Franco Fortini, Questo muro, Mondadori, 1973 Lo Spirito Folletto