Ancora gridi
e non sorridi,
lasci che la rabbia passi
e non filtri i vagiti
che salgono perfidi
distruggendo anche i sogni
come valanghe invernali
che seppelliscono villaggi
fatti di ricordi
costruiti con fatica,
in un istante crollano impietosi
sotto il furore
di chi era montagna
ma adesso è fanghiglia,
franata sotto i colpi della vita
umiliata e tradita,
eppure esisti e combatti
e ancora vivi.
Pubblicato da Daniele Corbo (orme svelate) il 6 luglio 2018