Il numero di angeli che possono stare
sulla capocchia di uno spillo è uguale
alla radice quadrata di due.
Trattato di Scolastica
Si tratta di un corposo romanzo di 566 pagine il cui senso può tuttavia essere intuito anche solo scorrendo i titoli dei vari capitoli (ne riportiamo solo alcuni):
All’ingresso principale; un classico infarto; la cartella grigia; una lettura notturna; con chi parlare? ; a ognuno i propri compiti; giocare secondo le regole; al lavoro! ; il trucco svelato; la scuola dei canarini; sono un pesce; di che cosa ha paura? ; qualcosa di immorale; vento freddo; all’ospedale; venerdì, ore sei; cercare i canali giusti; l’antica via d’uscita; libere associazioni; pioggia; il decimo cerchio; un goccio di camomilla; “mi scusi, a quanto pare l’ho disturbata”; ghiaccio perenne; mai annotare i numeri di telefono!; la macchina da scrivere; la perquisizione; il ritorno del figliol prodigo; personale indiscrezione; anche questo passerà; domani è festa.
Si discorre, si affrontano e si illustrano temi di un certo interesse: il potere, la dissidenza (l’Autore è un dissidente russo costretto a lasciare l’URSS), la manipolazione della verità. Già la successione dei soli titoli rappresenta un romanzo a se stante dove le sottostanti pagine bianche potrebbero essere scritte con la penna della fantasia di ciascun lettore.
E poi incontriamo il potere evocativo di una parola seducente: Angelo.
In greco, sta per “messaggero” e, per gli antichi Romani, Angȇröna era la dea delle buone notizie. Era rappresentata con un dito sulla bocca, a voler significare la necessità di stare zitti e di fare silenzio. Solo a questa condizione – infatti – potremmo udire il favorevole annuncio che la dea dovesse apprestarsi a fare.
Di una dea simile avremmo quanto mai bisogno, in queste nostre turbolente giornate, dove tutti parlano e strepitano senza dir nulla. Avremmo così bisogno di un Messaggero che ci porti buone notizie!
Jurij DruŽnikov, Angeli sulla punta di uno spillo, traduzione di Federica Aceto, Siena, Lorenzo Barbera editore, 2006. L’Autore nasce a Mosca nel 1933 e muore a Davis (California) nel 2008.
Testi di supporto (per l’etimologia del termine “angelo”):
Giovanni Semerano, Le origini della cultura europea, Vol. II, * e **, Dizionario della lingua greca, Dizionario della lingua latina, Firenze, Olschki, 2002