LETTERE DAL BURKINA FASO: RENATO E CRISTINA RACCONTANO LA LORO ESPERIENZA DI VOLONTARI IN QUELLA TERRA LONTANA E VICINA

Una Prefazione e una Ricorrenza –  gennaio 2021             

Carissimi, una breve prefazione (che, come tutte la Prefazioni, potrete saltare).                                         Siamo arrivati in Burkina 7 giorni fa stanchissimi a causa dello stress per alcune incertezze, assenti nei nostri viaggi precedenti.  Prima il fatto di aver dovuto inviare per posta i nostri passaporti all’ambasciata a Roma perché il Consolato a Milano era chiuso: si avvicinavano le feste natalizie, la neve rallentava i trasporti. Insomma, quando il postino ci ha restituito i passaporti col visto ho cominciato a dormire meglio; cominciato, perché solo dopo l’esito negativo dei “tamponi” ci siamo rilassati. Lasciati cane e gatto da nostra figlia, alle 22 di Giovedi 7 siamo atterrati nella capitale. Fine della Prefazione. Venerdì mattina, arrivati a Ouaga, abbiamo rivisto, con immenso reciproco piacere, suor Pauline ( Canada) e suor Pascaline ( Burkina). Fatti gli acquisti (e trovato in farmacia un farmaco equivalente a quello che avevo dimenticato a casa.. ah, la vecchiaia ! ), siamo arrivati a Kayà, 100 Km da Yalgò, dove, in una bella casetta di Clement (il nostro primo parroco di Yalgò, ora in Canada) abbiamo ritrovato suor Sueellen e  abbiamo messo il “ campo base”: Sueellen è convalescente da una bronchite, e le 2 suore si sono prese una settimana di vacanza qui a Kayà. Ah, dimenticavo il clima: bombardati via Wapp da immagini di grosse nevicate in Italia, ci stiamo godendo un Gennaio più caldo “ del solito”, di certo più caldo dell’anno scorso: 35 gradi ventilati alle 14 ( ma 20 C° di notte : no problem). Con una prima puntata a Yalgo abbiamo contattato il Sindaco  che, memore del nostro aiuto di un anno fa, ci ha invitati a partecipare all’imminente  consiglio comunale allargato ai capi delle varie comunità. Dopo un rapido ma sempre emozionante giro per salutare vecchi amici –ma non i “nostri bimbi”, ancora a scuola- siamo tornati a Kayà, dove per noi c’è pronta una cameretta matrimoniale. Lunedi 11 eccoci di nuovo a Yalgò col pick up della Missione: S.Pauline è andata al suo Centro Medico, io e Cris alla riunione al Municipio. Quando, su invito del sindaco, ci siamo presentati, ho sfoggiato il mio Morè: “ Ni Beogò : Mam iurla Renato, A iurla Cristina” ( Buon giorno, mi chiamo Renato, lei è Cristina”) è scoppiato un applauso caloroso che non mi toccava dai tempi delle assemblee in fabbrica . La riunione è stata un elenco di problemi comunali: interessante, ma iniziava in francese per la descrizione del problema…e poi “degenerava” in dibattiti in Morè e quindi..Con l’assenso del sindaco io e Cris ce ne siamo andati: alla missione ho recuperato il vecchio “Dinamite” ( non il cavallo di Tex, ..lo scooter) col quale siamo stati anche alla scuola cattolica dove abbiamo cominciato a ritrovare i nostri ragazzini; un saluto veloce perché il sindaco ci ha richiamati per una riunione “ristretta” col Prefetto, l’Assessore ai servizi sociali e all’istruzione,  e il segretario generale :   lì abbiamo espresso la nostra disponibilità a finanziare alcuni progetti : l’acquisto di 80 banchi scolastici ( panchina e banco da tre posti ) per 240 studenti rifugiati che stanno facendo scuola seduti nella polvere; l’acquisto di generi alimentari ( riso e miglio, come un anno fa) e la costruzione di un paio di pozzi. Detto fatto, il Comune ha avviato la trattativa col costruttore di banchi scolastici per ottenere il prezzo migliore: per i viveri e i pozzi ci incontreremo di nuovo presto .E’anche nostra intenzione donare un po’ di animali ( caprette , asinelli) a famiglie che abbiano subito perdite per l’alluvione; ma per questo coinvolgeremo il parroco Sylvere, non il Municipio. Giovedi 14 eccoci di nuovo a Yalgò dove abbiamo dato al falegname un congruo acconto sull’acquisto dei banchi. Dopo il pranzo con abbiamo finalmente rivisto la nostra Bebè: è cresciuta 7/8 cm. ed è passata da “bambina” a “ragazzina”. E abbiamo rivisto anche Sumailì ( già “bruttone”): anche il suo corpo si è allungato, ed il suo rapporto con le dimensioni della testa è rientrato nella norma. Come preventivato, Sumailì ripete l’anno: ma va a scuola volentieri e questo è per noi un ottimo risultato. Prima che tornassimo  a Yalgò  ci sono venute a trovare  Bebè, Solange e Nadesh: abbiamo dato loro alcuni libri di racconti per ragazzi in francese: il loro grato sorriso ci avrebbe ripagato anche di una spesa dieci volte maggiore: grazie a voi, giovani Burkinabè !   Ok , grazie per la vostra pazienza: alla prossima.     

Renato con Cristina, 15 gennaio,  5° anniversario della strage del bar” Cappuccino” a Ouaga’, da noi seguita “in diretta” da un albergo a mezzo  Km di distanza…

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