Le matite, si sa, sono dispettose. Si spuntano, per esempio, sul più bello. C’è da dire che ogni matita odia essere tenuta tra i denti ed è forse questa la ragione per cui da tanto tempo hanno deciso di fare qualche dispetto, tanto per vendicarsi. Come non farsi trovare quando, rispondendo al telefono, si cerca una matita con cui prender nota di qualche cosa di importante, come il nome di una medicina o un indirizzo.
Un gruppo di matite-scienziato stava studiando, in un Laboratorio sperso sulle montagne di un paese che nessuno conosce, il modo per rendersi invisibili. Dopo lunghi e faticosi studi, riuscirono finalmente a scoprire come diventare matite-fantasma. Infatti non ne potevano più di essere usate per scrivere frasi il più delle volte sgrammaticate. Oppure frasi senza senso o, peggio, lettere piene di insulti e di minacce. O ancora, appunti che sarebbero serviti per fare discorsi stupidi. Visto poi che ogni alfabeto, una volta scritto, può essere letto e diventare “voce”, che gli uomini si arrangino e d’ora in avanti scrivano, se proprio vogliono scrivere, con le dita o con le unghie dei piedi.
Le matite passarono la formula per diventare fantasmi a tutte le penne del mondo, anche loro infastidite dall’essere usate il più delle volte per scrivere sciocchezze. E da allora nessuno può più scrivere, neanche con i computer: i tasti dei pc, dei tablet e degli smartphone erano, per simpatia e solidarietà, diventati anch’essi fantasmi e quindi invisibili.
Gli esseri umani si abituarono ben presto a non poter più scrivere e si accorsero che le cose andavano senz’altro meglio: non c’erano più dichiarazioni di guerra, sentenze ingiuste e sbagliate. Cessarono anche gli scambi di mail: quando qualcuno aveva qualcosa da dire a qualcun altro, glielo diceva a voce. Incontrandolo magari al bar, bevendo un caffè. Gli scambi di parole tra le persone avvenivano finalmente “dal vivo”. E liti e incomprensioni furono solo un ricordo. Grazie alle matite-fantasma.
Lo Spirito Folletto