Avanti e indrè, avanti e indrè…pendolari in Burkina: 28 Gennaio 2021
Piccolo ripasso geografico, per aiutarvi a capire il seguito. Dalla capitale Ouagadougou (nel centro del Burkina), parte una strada in direzione Est/Nord Est (guardando un orologio : da ore 8 a ore 2) che porta in Niger: a 100 Km da Ouagà c’è Kaya, città di 200.000 ab.,sede dell’Arcivescovado (da dove, gli anni scorsi,grazie ad una buona connessione Internet, vi inviavo le mie “cronache”). A Kayà c’è anche una villetta dove le suore ogni tanto si rifugiano per riposarsi : la palazzina, che ha 2 camere da letto e tripli servizi, ci aveva già ospitato un anno fa. Proseguendo verso il confine col Niger, a 50 km da Kayà c’è Tougourì, dove ha una bella residenza l’amico Uliviero, toscano, con figlia Ilia (avuta da moglie africana, deceduta) : 2 appartamentini indipendenti a forma di tukul, e il suo laboratorio di falegnameria. Infine, altri 50 km ed eccoci a Yalgò ( proseguendo per altri 60 km si arriverebbe a Dorì, al confine con Niger, e non lontana dal confine-più a Nord,col Malì). Ho “rinfrescato la geografia locale perché, in questi 20 giorni, per 2 volte il Sindaco e il Prefetto ci hanno avvisato di un “allerta terrorismo”, offrendosi di trasportarci a Kayà ( o a Tougourì ). Questi “allerta” sono stati generati da “voci di movimenti di grosse moto” – il mezzo utilizzato dalle bande di terroristi- a una ventina di km da Yalgo-. Inoltre, i funerali di un vecchio Nabah ( capo villaggio) ai quali devono partecipare tutte le autorità , ha creato un possibile obiettivo di attacchi. Per farla breve, avanti e indreè…come cantava una vecchia canzoncina milanese : un po’ a Kayà, un po’ a Tougouri a far compagnia a Uliviero e Ilia, un po’ a Yalgo. Stressati , ma non preoccupati: allarmi diversi (anche l’anno scorso); ma a Yalgò non è mai successo niente, né attacchi, ne’ scontri armati, ne’ sequestri: sinceramente, io e Cris dormiamo sonni tranquilli. Veniamo al sodo: al Comune di Yalgò abbiamo (avete) regalato 5000 kg di miglio: avevamo proposto di donare, come un anno fa, metà miglio e metà riso, ma hanno optato per la quantità (il miglio costa meno, e per loro è il piatto nazionale). Poi, alle 14,30 di un pomeriggio senza nuvole, ci siamo fatti col sindaco e l’assessore ai Servizi Sociali un km a piedi tra sabbia e sterpaglia per vedere dove serve un pozzo: visto, approvato (e pagato acconto)… si scavi! Abbiamo anche fatto visita ad un paio di scuole: parlando coi direttori Cris ha aggiornato la situazione dei nostri /vostri allievi,saldando alcune rette, cancellando qualche studente che ha lasciato Yalgò ( prontamente sostituito). Il responsabile del SEB – Settore Educazione di Base- ci ha chiesto se possiamo finanziare la scuola ad alcuni giovani portatori di handicap: rapido calcolo a mente ( Cris, dopo 45 anni di convivenza, riesce ancora a stupirmi!) di quanto possiamo disporre e..Ok: attendiamo elenco beneficiari. Altra visita,alla scuola cattolica: verifica risultati, pagamenti, abbandoni ,nuovi arrivi e conferma che Brut…Soumailì viene volentieri a scuola( e con le scarpine !!) e foto degli allievi ancora mancanti; mentre fotografavo due ragazzine, il maestro cj ha informato che indossavano gli stessi indumenti dall’inizio dell’anno scolastico, perché di famiglie poverissime: potete immaginare la nostra reazione, abbiamo versato alla scuola la somma per 6 mesi di refezione, e Cris- prese le misure- ha acquistato al mercato alcuni indumenti, che abbiamo consegnato assieme a materiale scolastico e a un pallone (cioè:”il pane..e le rose”). Quest’anno abbiamo un rapporto stretto col Prefetto e col Sindaco di Yalgo, che ci hanno dato vari passaggi per Kayà e Tougourì e ritorno. Il Sindaco è un omone simpatico, che però ha minacciato di invitarci a cena in un ristorante: “minacciato” perché siamo stati già invitati un giorno, ma -fortunatamente- avevamo già pranzato e abbiamo solo assistito alla scena del nostro amico sindaco che , rimestando con le sue di grosse dita in un vassoio comune, sceglieva ( a volte dopo vari tentativi… sic!) il pezzo di carne nell’intingolo. Assistevano indifferenti il Prefetto ed il capo della polizia…che, però, non hanno preso niente: anche loro erano già sazi ?.. Dopo quello spettacolo , io e Cris teniamo sempre con noi un tovagliolo visibilmente sporco di sugo, da sventolare a sostegno del nostro “grazie, abbiamo già mangiato”. Oggi, “Giornata della Memoria” – e compleanno di Cristina: e come potrei scordarmelo?! – abbiamo finalmente incontrato il parroco, il Curè Sylvère che, anche per motivi di sicurezza ( hanno appena assassinato un sacerdote: a 300 km da qui,.. però…) torna, per la notte, a Kayà. La parrocchia ha costruito un muro di protezione attorno alla canonica (dove, prima di trasferisci alla Missione, abbiamo alloggiato nel 2015, 2016 e 2017) : manca ancora un robusto portone di ferro, quindi abbiamo deciso di finanziare almeno la metà sinistra di tale chiusura. Inoltre, Sylvère preparerà un elenco di 20 famiglie più bisognose alle quali doneremo almeno una capretta, acquistata al mercato del bestiame; insomma, per noi un “ ritorno alle origini”, però senza il giochino del cartello col nome della capretta scelto dal donatore : ormai “siamo grandi”! Bene, per quello che riguarda le vostre donazioni il più è stato avviato: 2 pozzi, 5 tonnellate di cibo per i profughi, 80 banchi da 3 posti per la scuola ( panchina con tavolo allegato), mezzo cancello per la canonica e caprette per 20 famiglie. Ora, oltre che a seguire la realizzazione di quanto sopra, ci dedicheremo agli “Aides escolaires”, le Adozioni scolastiche: poiché hanno raggiunto una quantità notevole ( anche se alcuni hanno abbandonato seguendo le famiglie trasferitesi, parliamo sempre di 60 bimbi /ragazzi da seguire), Cris intende scaricare un po’ Sueellen, lasciandole la gestione della sola Scuola Cattolica, che- oltretutto- è situata a 100 metri dalla Missione, trasferendo al Comune le restanti scuole. Le altre scuole verranno seguite dal Comune, il cui addetto, monsieur […]è una persona competente e motivata. Per finire questa cronaca- lunga: ma le occasioni per inviarvela sono rare ( “La Gazzella non ha più WiFi, la casa del Vescovo di Kayà è chiusa per “quarantena”),- qualche osservazione sul Burkina e su Yalgò. Le elezioni di novembre hanno riconfermato Kaborè, democratico e progressista, per quello che può essere un governo legato da accordi economici ( oro, cotone..) presi dal precedente governo ( 30 anni…) di Komparoè. Elezioni libere e democratiche, ma con centinaia di migliaia di non votanti perché fuggiti dal terrorismo. Yalgò è in pieno Boom economico: centinaia di edifici in costruzione, un mercato coperto quasi terminato: e, dalla linea elettrica che, finalmente, costeggia Yalgò, un numero crescente di derivazioni e allacciamenti: quindi, case con frigorifero, WiFi…. Il tutto mescolato a pecore che brucano ( ?..) sulla strada, caprette che si arrampicano ovunque e… bambini che, dopo un’ora di scuola coranica ( lettura di un testo immutato da 14 secoli), vagano con sguardo rassegnato chiedendo un obolo che nessuno darà loro: e , questa, è la parte “pratica” della loro istruzione. Aggiungo che abbiamo saputo che la figlia maggiore di Michel, Delfine, che cantava anche “me compare Giacometo” con voce bella e intonata,è stata data in moglie a 15 anni, non dal padre, ma dal fratello maggiore del padre, secondo un diritto che gli dà la tradizione..! E qui mi fermo, prima di scadere nel turpiloquio… Parto alla ricerca di una connessione . Bilfù-
Renato con Cristina, 28 gennaio 2021
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